La diffusione della pandemia da Covid-19, ha reso il 2020 un anno da dimenticare sotto molti punti di vista. Le pesanti restrizioni imposte per limitare la propagazione della pandemia, da un lato hanno generato cambiamenti radicali su scala mondiale, e dall’altro lato hanno aumentato l’attività dei criminali informatici.

Il cyber crimine per alcune aziende è stato disastroso. I cyber criminali, infatti, hanno sfruttato la situazione a loro vantaggio, puntando sui timori delle persone per intensificare gli attacchi.

Cyber crimine e lockdown

Il precedente lockdown ha obbligato milioni di lavoratori a organizzarsi in fretta e furia per lavorare da casa entusiasmando i predatori informatici ingolositi dalla proliferazione di dati e reti facilmente penetrabili.

In questa situazione i criminali informatici hanno aggiunto ai loro arsenali nuovi strumenti, tecniche e procedure per diventare sempre più forti e ampliare il loro raggio d’azione.

Il 2021 pone quindi nuove sfide ai responsabili della sicurezza, che devono diventare più versatili, veloci ed efficaci per tenere testa alle nuove minacce.

Cyber crimine - ransomware

Le sfide per il 2021

Secondo l’Acronis Cyberthreats Report 2020, gli attacchi informatici durante la pandemia sono aumentati del 70%. Il 2021 sarà “l’anno del ricatto”.

Se prima per un’azienda era un vantaggio competitivo proteggersi, ora con la sempre maggiore diffusione ed evoluzione dei sistemi digitali e il conseguente aumento delle possibili criticità, è questione di vita o di morte.

Il ransomware resta la minaccia principale, i creatori, non getteranno più esche casuali, ma si concentreranno su obiettivi che offrono un maggior profitto. Entrare in una rete in cui appropriarsi dei dati di più società è più redditizio che attaccare singole organizzazioni.

Le piccole aziende continueranno a essere oggetto di attacco ma gli ambienti cloud e le organizzazioni dei provider di servizi gestiti saranno obiettivi più ambiti perché i loro sistemi possono consentire l’accesso a più clienti.

Le nuove sfide per le assicurazioni

Considerato quanto esposto fin qui, è facile comprendere che il mercato assicurativo del cyber crimine potrebbe essere uno dei mercati più ricchi del prossimo futuro.

Per quanto riguarda specificatamente le aziende, il rischio informatico sarà sempre più legato alle implicazioni sui processi di business.

Per questo motivo, occorrerà sviluppare competenze nuove, in grado di comprendere l’impatto in termini patrimoniali e gli strumenti necessari alla sua tutela.

La diffusione della pandemia da Covid-19, ha reso il 2020 un anno da dimenticare sotto molti punti di vista. Le pesanti restrizioni imposte per limitare la propagazione della pandemia, da un lato hanno generato cambiamenti radicali su scala mondiale, e dall’altro lato hanno aumentato l’attività dei criminali informatici.

Il cyber crimine per alcune aziende è stato disastroso. I cyber criminali, infatti, hanno sfruttato la situazione a loro vantaggio, puntando sui timori delle persone per intensificare gli attacchi.

Cyber crimine e lockdown

Il precedente lockdown ha obbligato milioni di lavoratori a organizzarsi in fretta e furia per lavorare da casa entusiasmando i predatori informatici ingolositi dalla proliferazione di dati e reti facilmente penetrabili.

In questa situazione i criminali informatici hanno aggiunto ai loro arsenali nuovi strumenti, tecniche e procedure per diventare sempre più forti e ampliare il loro raggio d’azione.

Il 2021 pone quindi nuove sfide ai responsabili della sicurezza, che devono diventare più versatili, veloci ed efficaci per tenere testa alle nuove minacce.

Cyber crimine - ransomware

Le sfide per il 2021

Secondo l’Acronis Cyberthreats Report 2020, gli attacchi informatici durante la pandemia sono aumentati del 70%. Il 2021 sarà “l’anno del ricatto”.

Se prima per un’azienda era un vantaggio competitivo proteggersi, ora con la sempre maggiore diffusione ed evoluzione dei sistemi digitali e il conseguente aumento delle possibili criticità, è questione di vita o di morte.

Il ransomware resta la minaccia principale, i creatori, non getteranno più esche casuali, ma si concentreranno su obiettivi che offrono un maggior profitto. Entrare in una rete in cui appropriarsi dei dati di più società è più redditizio che attaccare singole organizzazioni.

Le piccole aziende continueranno a essere oggetto di attacco ma gli ambienti cloud e le organizzazioni dei provider di servizi gestiti saranno obiettivi più ambiti perché i loro sistemi possono consentire l’accesso a più clienti.

Le nuove sfide per le assicurazioni

Considerato quanto esposto fin qui, è facile comprendere che il mercato assicurativo del cyber crimine potrebbe essere uno dei mercati più ricchi del prossimo futuro.

Per quanto riguarda specificatamente le aziende, il rischio informatico sarà sempre più legato alle implicazioni sui processi di business.

Per questo motivo, occorrerà sviluppare competenze nuove, in grado di comprendere l’impatto in termini patrimoniali e gli strumenti necessari alla sua tutela.

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