Il rilancio degli investimenti ripartirà dalle quote rosa. A dirlo, un rapporto stilato dall’Aipb con Candriam e Ipsos.

A differenza dell’universo maschile, sono pronte ad allocare di più il proprio patrimonio in progetti di lungo periodo. Da loro può ripartire il rilancio del Paese, contribuendo anche a ridurre il gap di genere.

“In un mondo in cui le donne sono fortemente sottorappresentate in tutti i settori, a loro va ricondotto il 10% della ricchezza finanziaria privata del Paese. Se si prende in considerazione il private banking, la percentuale sale al 35% dei circa 900 miliardi di euro gestiti dal settore, quota che risulta addirittura superiore a quella riconducibile al segmento dei clienti imprenditori, pari al 20% circa. Una cifra considerevole e sorprendente, che inserisce il private banking tra i settori chiamati a riflettere sulla questione femminile e su come proporre nuovi modelli consulenziali”. – Paolo Langè Presidente Aipb

Private banking, le donne investono di più

Aspetti decisionali nel Private Banking femminile?

Lo stile decisionale delle donne di alto profilo è più pragmatico e maturo di quello degli uomini, caratterizzato dalla condivisione. Una donna su due prima di decidere si confronta con un partner o con un professionista.

Il 35% del campione intervistato sceglie prodotti che garantiscano il capitale, il 36% si esprime per l’investimento immobiliare. Emerge anche un 18% di investitrici impavide che, nonostante l’incertezza del momento, sanno ben guardare al lungo termine.

Queste donne, che rappresentano la punta più evoluta di questo segmento, ritengono che l’adozione di strategie alternative possa dare nel lungo periodo performance soddisfacenti.

L’importanza della consulenza

L’82% delle donne del campione si avvale abitualmente di una consulenza professionale per gestire il proprio patrimonio. Come in un articolo precedente, anche in questo contesto, emerge l’importanza della consulenza indipendente.

La consulenza indipendente è semplice educazione. E’ trasferire consapevolezza educando le persone a comprendere gli argomenti assicurativi.

Il rilancio degli investimenti ripartirà dalle quote rosa. A dirlo, un rapporto stilato dall’Aipb con Candriam e Ipsos.

A differenza dell’universo maschile, sono pronte ad allocare di più il proprio patrimonio in progetti di lungo periodo. Da loro può ripartire il rilancio del Paese, contribuendo anche a ridurre il gap di genere.

“In un mondo in cui le donne sono fortemente sottorappresentate in tutti i settori, a loro va ricondotto il 10% della ricchezza finanziaria privata del Paese. Se si prende in considerazione il private banking, la percentuale sale al 35% dei circa 900 miliardi di euro gestiti dal settore, quota che risulta addirittura superiore a quella riconducibile al segmento dei clienti imprenditori, pari al 20% circa. Una cifra considerevole e sorprendente, che inserisce il private banking tra i settori chiamati a riflettere sulla questione femminile e su come proporre nuovi modelli consulenziali”. – Paolo Langè Presidente Aipb

Private banking, le donne investono di più

Aspetti decisionali nel Private Banking femminile?

Lo stile decisionale delle donne di alto profilo è più pragmatico e maturo di quello degli uomini, caratterizzato dalla condivisione. Una donna su due prima di decidere si confronta con un partner o con un professionista.

Il 35% del campione intervistato sceglie prodotti che garantiscano il capitale, il 36% si esprime per l’investimento immobiliare. Emerge anche un 18% di investitrici impavide che, nonostante l’incertezza del momento, sanno ben guardare al lungo termine.

Queste donne, che rappresentano la punta più evoluta di questo segmento, ritengono che l’adozione di strategie alternative possa dare nel lungo periodo performance soddisfacenti.

L’importanza della consulenza

L’82% delle donne del campione si avvale abitualmente di una consulenza professionale per gestire il proprio patrimonio. Come in un articolo precedente, anche in questo contesto, emerge l’importanza della consulenza indipendente.

La consulenza indipendente è semplice educazione. E’ trasferire consapevolezza educando le persone a comprendere gli argomenti assicurativi.

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